MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA INTIMA FEMMINILE

L'estetica dei genitali esterni femminili è oggetto di un sempre maggiore interesse da parte di un'ampia popolazione di donne attente al loro "look".

La ricerca di un ideale di "Bellezza" ha fino ad ora sempre riguardato zone anatomiche di maggiore impatto visivo quali labbra, naso, seno, addome, glutei e altro.
L'estetica dei genitali esterni (piccole e grandi labbra vulvari, imene), principalmente per motivi socio-culturali, non è mai stata considerata un target di "bellezza".
Nella nostra esperienza, invece, molte donne convivono da anni con dei profondi disagi nei rapporti col loro corpo e col loro partner proprio a causa di piccole o grandi "imperfezioni" della propria anatomia genitale.
Molte di esse non sono neppure a conoscenza della possibilità di intervenire su quelle parti "nascoste" causa, talvolta, di profondi disagi.


Le anomalie più comuni sono:

Ipertrofia delle piccole labbra vulvari  

(piccole labbra ampiamente protrudenti all'esterno delle grandi labbra)


Ipertrofia del prepuzio clitorideo

(prepuzio o "cappuccio" clitorideo ridondante)


Asimmetria delle piccole labbra vulvari 

(un piccolo labbro vistosamente più pronunciato rispetto al controlaterale)


Anomalie dell'imene 

(imene cribroso, imene imperforato, caruncole imenali)

Ipotrofia delle grandi labbra vulvari 

(dovuta in larga parte alla perdita di sostanza adipo-connettivale legata all'età).


Patologie della ghiandola del Bartolino 

(cisti o ascessi del dotto ghiandolare)

Queste condizioni non sono soltanto causa di disagi "estetici" (si pensi, a titolo di esempio, alla possibile protrusione delle piccole labbra ipertrofiche dal bikini al mare o in piscina) ma anche di veri e propri disturbi "fisici" quali dolore durante i rapporti sessuali, discomfort nell'indossare pantaloni aderenti, dolore durante la mestruazione nei casi di anomalie dell'imene ed in presenza di patologie della ghiandola del Bartolino.

A queste si aggiungono problematiche di natura socio-culturale che necessitano di una perfetta integrità dell'imene, la cui risposta consiste in quella che gli anglosassoni definiscono "rivergination" (o "ricostituzione della verginità").