ECOGRAFIA 3D e 4D
Le moderne tecnologie applicate allo sviluppo di sonde ecografiche 3D e 4D e relativi software specifici consentono oggi la visualizzazione di dettagli anatomici in precedenza appannaggio esclusivo di apparecchiature molto più voluminose e di pertinenza tipicamente ospedaliera (ad esempio TAC spirale e Risonanza magnetica con relativi mezzi di contrasto).
Oggi, con un esame ecografico ambulatoriale, è possibile analizzare organi e relative patologie con il semplice e innocuo impiego di ultrasuoni.
Con il termine "ecografia 3D" si intende la ricostruzione volumetrica tridimensionale statica di un determinato organo o struttura anatomica.
Con il termine "ecografia 4D" si intende la medesima ricostruzione volumetrica tridimensionale di un organo o struttura, ma nel tempo, cioè in "movimento".
Oltre alle utilissime applicazioni in campo diagnostico ginecologico, l'applicazione sicuramente più suggestiva della tecnologia 3D e 4D si palesa in ambito ostetrico, permettendoci di apprezzare l'embrione e successivamente il feto nella sua struttura complessiva e nei suoi dettagli più fini, regalandoci immagini di sicuro "impatto" emotivo.
Di seguito, alcune immagini che illustrano le potenzialità di questa tecnologia.
miomi uterini
in questa immagine è possibile apprezzare due neoformazioni benigne dell'utero e la loro relativa vascolarizzazione.
dispositivo intrauterino ("spirale")
in questo fotogramma è possibile individuare il corretto posizionamento di una spirale all'interno del corpo uterino.
feto a 10 settimane
In questa suggestiva immagine possiamo vedere un feto di 10 settimane gestazionali, gli arti superiori e inferiori, l'orecchio e il funicolo ombelicale.